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Variazione di Bilancio per il Palazzo della cultura a Casoria. È Legittima e opportunamente giustificata? La maggioranza riflette

Variazione di Bilancio per il Palazzo della cultura a Casoria. È Legittima e opportunamente giustificata? La maggioranza riflette

Il recente consiglio comunale del 9 dicembre a Casoria ha portato alla luce una questione di primaria importanza: l’utilizzo dei fondi pubblici destinati al “palazzo della cultura” di Piazza Cirillo, al centro della pianificazione finanziaria PICS (Programmi Integrati Città Sostenibili). In particolare, la proposta di variazione di bilancio avanzata dall’amministrazione comunale, che prevedeva la destinazione di circa 500.000 euro dai proventi delle concessioni edilizie per ulteriori interventi sull’edificio, ha suscitato forti critiche e sollevato seri interrogativi di legittimità e opportunità da parte dell’opposizione.

La Legittimità della Variazione di Bilancio

La variazione di bilancio è una procedura legittima, disciplinata dal Tuel (Testo Unico degli Enti Locali), purché sia motivata da esigenze improvvise e non prevedibili al momento della stesura del bilancio preventivo. Tuttavia, nel caso specifico, appare discutibile che una somma significativa venga reindirizzata verso un edificio già oggetto di un finanziamento. Questo potrebbe configurare una duplicazione di interventi o una mancanza di pianificazione strategica.

Se i fondi PICS coprono già le necessità del palazzo in piazza Cirillo, destinare ulteriori risorse a tale progetto potrebbe essere interpretato come uno spreco di denaro pubblico, a meno che non venga dimostrata una reale esigenza aggiuntiva non finanziabile con i fondi esistenti.

I Fondi Sono Stati Spesi Bene?

L’opposizione ha sottolineato come l’amministrazione stia destinando risorse significative a un unico edificio, trascurando interventi che potrebbero avere un impatto diretto sul tessuto economico e sociale della città, in particolare nell’area del centro storico. La perdita di un finanziamento di 800.000 euro destinato alle imprese locali è un esempio lampante di cattiva gestione delle priorità.

Se da un lato la valorizzazione del patrimonio culturale è essenziale, dall’altro è fondamentale bilanciare tali interventi con politiche di sostegno economico e sviluppo urbano più ampie. Senza una pianificazione integrata e trasparente, è difficile sostenere che le risorse siano state spese in modo ottimale.

Il Ruolo della Corte dei Conti

La Corte dei Conti potrebbe intervenire qualora emergessero profili di illegittimità o inefficienza nell’uso dei fondi pubblici. In particolare, se le variazioni di bilancio non rispettassero i vincoli normativi, o se i fondi fossero stati destinati a spese superflue o già coperte da altre risorse, l’ente potrebbe essere chiamato a rispondere di danno erariale.

Un ulteriore elemento di attenzione riguarda la trasparenza: eventuali mancanze di condivisione con la maggioranza o con le forze politiche di sostegno, come sottolineato dai consiglieri di opposizione, potrebbero aggravare la posizione dell’amministrazione qualora fossero ravvisate irregolarità nella procedura di approvazione delle variazioni.

L’Opposizione interviene attaccando la maggioranza.

I tre dell’opposizione, Cristarelli, Mangani e Valiante hanno dichiarato in una nota: “Ricordiamo che questo edificio è già oggetto di un finanziamento europeo di due milioni di euro, il che solleva seri interrogativi sulla pianificazione e uso dei fondi pubblici. In aggiunta, continua il consigliere Valiante, ci troviamo a fare i conti con un danno economico ancor più grave: la perdita di 800.000 euro di finanziamento destinato al sostegno diretto delle imprese nell’area centrale storica. È inaccettabile che i cittadini debbano pagare il prezzo dell’incapacità di una maggioranza che, invece di governare, sembra dedicarsi a selfie e operazioni di facciata. È giunto il momento di mettere un freno a questo spreco e di rimettere al centro le reali esigenze della comunità”.

Chi della maggioranza si assumerà la responsabilità di un atto del genere? Lo scopriremo al prossimo consiglio comunale tra qualche giorno.

 

(foto del vecchio Municipio di Casoria)