
Turismo a Napoli, Pasqua 2025 è “un esame di maturità”

L’imprenditore Enrico Ditto: “Prova del nove per decentralizzazione e servizi, non facciamoci trovare impreparati”.
NAPOLI – Napoli si prepara ad affrontare una Pasqua 2025 (e successive giornate) con numeri da capogiro: le proiezioni indicano un afflusso potenziale di un milione di visitatori tra il 20 aprile e il 4 maggio, favorito da un calendario particolarmente vantaggioso che include numerosi ponti festivi.
“Si tratta – sottolinea Enrico Ditto, imprenditore partenopeo attivo nel settore dell’hospitality e dei B&B – di un momento estremamente delicato, una sorta di esame di maturità per la nostra città. Non c’è bisogno di ricordare che un milione di potenziali turisti sono centomila unità circa in più rispetto ai residenti nei confini partenopei: un attestato di stima, certo, ma anche una potenziale situazione al limite”.
Il picco delle presenze è atteso tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, con 250.000 pernottamenti già registrati e ulteriori 160.000 previsti nello stesso periodo, secondo stime dei giornali locali. Il ponte del 25 aprile, che cade di venerdì, contribuirà con ulteriori 155.000 presenze, mentre tra il 5 aprile e il 4 maggio se ne attendono altre 220.000. Il tutto non considerando possibili eventi sportivi che – soprattutto in virtù della stagione del calcio Napoli – potrebbe portare altre persone all’ombra del Vesuvio.
“Questo straordinario incremento dei flussi turistici, che non sembra scalfito dall’emergenza bradisismo, rappresenta una sfida e un’opportunità unica per la città”, aggiunge Ditto. “Da operatori del settore, non possiamo che essere un po’ preoccupati: è fondamentale che Napoli si faccia trovare pronta ad accogliere i visitatori, offrendo servizi all’altezza delle aspettative e garantendo un’esperienza indimenticabile”.
Le celebrazioni dei 2500 anni dalla fondazione di Partenope, che culmineranno a gennaio 2026, e il Giubileo contribuiranno ad alimentare l’interesse verso la città, con una previsione di 4 milioni di visitatori nel 2025. Con una permanenza media di tre giorni, Napoli si conferma la città italiana, dopo Roma, in cui i turisti restano più a lungo. “L’amministrazione comunale ha messo in atto strategie per diversificare l’offerta turistica e valorizzare itinerari meno noti, contribuendo a decongestionare il centro storico e a distribuire meglio i flussi turistici”, ricorda Ditto. “Questa Pasqua sarà un banco di prova per verificare se i nostri appelli del passato sulla necessità di portare i visitatori anche lontani dal centro sono stati accolti e trasformati in opportunità per l’intero territorio”.
“L’arrivo massiccio di turisti richiede uno sforzo congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore turistico”, pungola Ditto. “È essenziale garantire servizi efficienti, infrastrutture adeguate e una gestione attenta dei flussi per evitare situazioni di sovraffollamento e assicurare la sostenibilità dell’offerta turistica. Parafrasando quel vecchio film: speriamo che ce la caviamo!”
“Napoli – conclude Ditto – ha l’opportunità di dimostrare la sua capacità di accogliere e gestire grandi eventi, confermandosi come destinazione turistica di rilievo internazionale e non come momentanea cenerentola. Questo periodo rappresenta un vero e proprio esame di maturità per la città, chiamata a rispondere con professionalità e organizzazione alle sfide poste dall’incremento dei flussi turistici. Siamo certi che Napoli saprà cogliere questa occasione per rafforzare la sua immagine e offrire a ogni visitatore un’esperienza unica, all’insegna della cultura, della storia e dell’ospitalità che da sempre la contraddistinguono”.