Tensione a Cardito: famiglie si barricano in palazzina destinata all’abbattimento
Cardito (NA), 22 ottobre 2024 – È una mattinata di forte tensione quella che si è vissuta oggi a Cardito, dove una palazzina destinata all’abbattimento ha scatenato una situazione di alta tensione. Circa trenta persone, facenti parte di sei famiglie che vivono nell’edificio da anni, si sono barricate all’interno della struttura per impedire lo sgombero previsto per la giornata di oggi.
L’edificio, che dovrà essere abbattuto a seguito di una lunga controversia legale iniziata anni fa, è diventato il centro di una protesta disperata. Le famiglie, preoccupate per il loro futuro, hanno occupato l’immobile per resistere al provvedimento, mentre all’esterno decine di altre persone hanno manifestato contro l’azione delle autorità. Gli occupanti affermano di non avere alternative abitative e si trovano di fronte alla prospettiva di essere lasciati senza una casa.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, diverse ambulanze e numerosi agenti di polizia, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e cercare di riportare la situazione alla calma. Gli agenti hanno provato a convincere i manifestanti ad abbandonare l’edificio in modo pacifico, ma fino a questo momento la tensione resta alta.
L’edificio, situato in una zona periferica della cittadina, ai confini con Afragola è stato oggetto di un lungo iter giudiziario che ne ha stabilito l’irregolarità urbanistica e l’inagibilità. Le autorità locali, supportate da una sentenza del tribunale, hanno disposto l’abbattimento per ragioni di sicurezza e conformità urbanistica.
Tuttavia, per le famiglie coinvolte, la questione va oltre un semplice problema legale. Gli occupanti affermano di aver vissuto nell’edificio per anni e di non avere risorse per trovare una nuova sistemazione. La paura di finire per strada ha alimentato una resistenza che, al momento, appare difficile da placare.
Una residente, visibilmente commossa, ha dichiarato: “Non sappiamo dove andare. Ci dicono che dobbiamo lasciare le nostre case, ma nessuno ci ha offerto un’alternativa. Stiamo lottando per i nostri figli, per avere un tetto sopra la testa.”
Il caso di Cardito si inserisce in un più ampio contesto di crisi abitativa che interessa molte città italiane, dove edifici costruiti in modo irregolare o pericolante vengono abbattuti, lasciando spesso le famiglie coinvolte in una situazione di grave incertezza.