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Smaltimento selvaggio delle pile in Campania: contestate sanzioni per oltre 100mila euro

Smaltimento selvaggio delle pile in Campania: contestate sanzioni per oltre 100mila euro

Smaltimento selvaggio delle pile in Campania: contestate sanzioni per oltre 100mila euro

Proseguono su tutto il territorio regionale le attività di controllo ad opera dei reparti territoriali dei Carabinieri Forestali del Comando Legione “Campania” sullo smaltimento illecito delle pile.

La campagna di controllo ha riguardato il sistema di raccolta delle pile esauste che, per effetto Decreto Legislativo 188/2008, prevede obblighi informativi e di ricezione del materiale esausto per i soggetti che commerciano pile e accumulatori portatili.

I controlli hanno interessato oltre 300 realtà commerciali del territorio regionale metà delle quali, fra cui anche grossi centri commerciali facenti parte di importanti multinazionali, non sono risultate in regola con gli obblighi di Legge.

Il totale delle sanzioni contestate a negozi e centri commerciali per la mancata esposizione del cartello informativo è di circa 100.000 euro.

Per essere in linea con gli obblighi di Legge qualsiasi rivenditore di pile deve esporre un cartello che informi l’utenza sulla possibilità di lasciare gratuitamente le pile esauste negli appositi contenitori posizionati negli stessi negozi che vendono pile ed accumulatori portatili.

Le pile così raccolte devono essere poi conferite, senza alcun onere, neppure per il negoziante, ai soggetti consorziati con il Centro Nazionale di Coordinamento Pile ed Accumulatori.

La campagna di controllo nasce dall’esigenza di porre particolare attenzione sugli agenti inquinanti presenti nelle pile che, in considerazione del numero di esemplari immessi nel mercato, possono avere un’incidenza considerevole sul corretto ciclo di gestione dei rifiuti e sull’inquinamento dell’ambiente.

Proprio la sottovalutazione delle conseguenze ambientali del fenomeno della dispersione di pile esauste ha indotto i Carabinieri Forestali ad iniziare la campagna di controlli partendo proprio dal punto di vendita che, per la normativa vigente, è il primo deputato alla raccolta delle pile esauste.

L’azione dei Carabinieri è rivolta anche alla diffusione dell’informazione sull’importanza e sulla semplicità che può avere il gesto che il singolo cittadino può fare per la tutela dell’ambiente con il corretto smaltimento di questa tipologia di rifiuto attraverso il conferimento della pila esausta al soggetto autorizzato che è  in grado di avviarlo al corretto processo di recupero e smaltimento.

È importante sottolineare come, secondo l’ultimo rapporto annuale del Centro Nazionale di Coordinamento Pile ed Accumulatori, la raccolta delle pile esauste si sia assestata nel 2017 a circa 9.500.000 kg di pile, pari a circa il 40% di quelle immesse sul mercato.(foto ecologiae)