“Medio Sud”, l’album d’esordio della cantautrice cilentana Rossella Cosentino (showcase il 14 dicembre alla Fonoteca)
È disponibile in pre order “Medio Sud”, l’album d’esordio di Rossella Cosentino, prodotto da Mauro Romano per l’etichetta Mr. Few, che uscirà il 15 dicembre. La cantante e autrice cilentana, che ha anticipato l’uscita del disco, con il lancio del brano “Canto alla Dea”, terrà uno showcase sabato 14 dicembre alla Fonoteca in via Morghen 21 a Napoli.
“Medio Sud” è un cd realizzato in co-produzione artistica con il multi percussionista ed autore Leon Pantarei e a cui hanno partecipato diversi artisti, tra cui il bassista jazzista Felice del Gaudio ed il pluri strumentista di origine croata Stefano Mongiat.
È nato pensando all’assenza di memoria su un territorio che è quello del Cilento dove è difficile ascoltare, trovare e ritrovare tracce e suoni di un passato dimenticato e forse poco o niente conosciuto e sempre più irraggiungibile per le nuove generazioni, e da cui veramente poche espressioni artistiche sono uscite dai confini territoriali.
È nato interrogandosi sulle proprie radici e facendo proprio l’insegnamento di un professore cilentano che diceva che se non fai pace con il passato, i tuoi genitori, il vicino di casa, la tua terra e le tue radici non puoi andare da nessuna parte e che la tradizione va imparata, poi dimenticata e reinventata.
Un lavoro di otto tracce di brani originali, di cui solo uno in italiano, i restanti sette sono in dialetto cilentano, spesso mescolato ai tanti dialetti dell’Africa, in particolare del Senegal (wolof, serer). Non è un lavoro sul campo, né un’indagine etnomusicologica, ma la reinvenzione delle tradizioni, un viaggio personale tra Africa, Cilento, Medio Oriente, Cabo Verde, la musica latina, il retaggio partenopeo e cilentano, un viaggio aperto al mondo e a diversi linguaggi musicali ma vicino alla forma canzone, dove affiorano spesso memorie ed immagini affettive.
Come nel caso di “Picciosa” che è il ritratto ironico ed allo stesso tempo un po’ amaro di una nonna di cui si può ascoltare la voce cantare, o il mare che sempre ha fatto parte del paesaggio sonoro e visivo del Cilento ( Lu mare ainda); una favola tradizionale appena accennata “Petrusenella” mescolata ad una storia/leggenda africana come nel caso del “ U’ friscarieddu”; un blues che è solo vagamente un blues che richiama matrici del deserto, forse dell’Africa sub sahariana o immagini di tuareg intorno ad un fuoco(Malima).
“Canto alla Dea” titolo che riporta alla memoria gli inni ed i canti alle divinità di tradizione greco-romana, è la Dea Madre, la Madre Terra e il culto della Dea di civiltà Pre-Europea, carico di significato politico e sociale che riguarda anche l’immagine ed il ruolo della donna nella società contemporanea e la riscoperta del suo antico potere e della molteplicità di ruoli ricoperti di madre, sacerdotessa, sciamana, guaritrice, musicista, amministratrice delle finanze di un’intera comunità e dea in antiche società matriarcali, ispirato dalla lettura del libro “Il Risveglio della Dea” di Vicki Noble in realtà porta un messaggio velato che è anche il potere della gente contro le ingiustizie delle classi dominanti e i soprusi della politica “quanno l’acqua è libera nun se pote chiù fermare” non che la forza della Natura contro il cui risveglio e potere l’essere umano, sia esso, uomo, donna, potente dominatore nulla può.
Il viaggio inteso come sogno carico di speranze e di avventure che spesso diventa il viaggio di interi popoli sul mare Mediterraneo dove s’incrociano storie e vite (Viaggiari e sunnari); “ si chiagne e chiove pe mari, come la pioggia re viernu”.
Un canto tradizionale Africano, “Ismalea”, tramandato oralmente da un musicista senegalese di etnia serer e rivisitato ritornando a memorie, impressioni, ricordi ed infine “Medio Sud” con sonorità medio orientali ed un testo in un dialetto del sud, contrappone al grande unico grido di sofferenza attuale del mondo, che si ode e si leva indistintamente da Levante a Ponente l’immagine di un mondo pacificato, in cui il vento si arresta per lasciare spazio ai canti, ai suoni, alla felicità.
Tracklist
- Lu mare ainda
- Ismalea
- Picciosa
- Malima
- Canto alla Dea
- U’ Friscarieddu
- Viaggiari e Sunnari
- Medio Sud
Crediti
Label: Mr.Few
Prodotto da Mauro Romano
Musica e parole di Rosella Cosentino
Registrato da Giovanni Caruso presso Bam-Bottega Arti
Mixato e masterizzato da Mauro Romano presso Mr.Few records – Grumo Nevano (Na)
Musicisti: Leon Pantarei: percussion; Stefano Mongiat: oud, ney, mandolino, bouzouki, chitarra classica, chitarra elettrica; Felice del Gaudio: bass; Marco Berti: bass; Antonio Postiglione: Keyboards; Giulio Capurso: electric guitar;
Giuseppe Bruno: acoustic guitar; Giorgio Donatelli: flicorno; Gianni Placido: didjeridoo.
Cover art: Angelo Accardi
Graphic artwork: Marco Moscato
Distribuzione Mr.Few/believe
Legal affair: Francesco Paolo Nappi
Edizioni: Mr.Few S.r.l.s.
Instagram https://www.instagram.com/rossellacosentino.music/