I mancini esistono. E’ una fortuna esserlo ma c’è ancora chi li discrimina
I mancini esistono. E’ una fortuna esserlo ma c’è ancora chi li discrimina
di Alfonso Infantino
Siamo nel 2019 e ancora ci ostiniamo a discriminare chi scrive con la mano sinistra, i cosiddetti mancini. E’ grave che nel 21°secolo siamo ancora a questo, dove si considera esclusivamente il fatto che tutti sono destri e nessuno è sinistro.
I mancini eppure esistono! Sarà una mera oligarchia di chi scrive con la sinistra, ma esiste e va rispettata. Non è giusto che nelle aule di atenei illustri, i banchi con annesse sedie dove appoggiarsi per scrivere, è solo a destra.
Non è giusto che in qualsiasi contesto presente un computer o tablet o portatile o altro su cui scrivere, la penna da usare per scrivere è a destra (addirittura fissata), creando disagio a chi è mancino, il quale è costretto a stare scomposto per scrivere.
Stesso discorso dicasi quando ci sono lezioni universitarie, con studenti mancini obbligati a non stare correttamente per forza di cose, a causa di una grave negligenza dell’uomo. Quest’ultimo neanche si accinge a cambiare la situazione.
La difficoltà inoltre aumenta, quando tra i banchi chi è seduto accanto uno su due scrive con la destra e dunque ciò scaturisce un urtarsi reciproco con le braccia. Onde evitare problemi, il mancino deve essere il primo della fila da sinistra.
In questo modo scrive bene il mancino e scrive bene chi usa la mano destra. Ma non deve essere questa la soluzione al problema, bisogna iniziare ad aprire realmente e seriamente la mente e capire che nel mondo non tutti scrivono con la mano destra.
La maggioranza ragionevolmente sarà sempre formata da chi scrive con la mano destra, ma va trattata allo stesso modo anche la minoranza, rappresentata da chi scrive con la mano sinistra. Basta questa disparità, basta questa trascuratezza.
Già il mancino ha difficoltà di suo – perché quando scrive il polso finisce sopra la grafia – macchiandosi e macchiando di conseguenza. Problema che non ha chi scrive con la destra – perché quando scrive – il polso non sfiora nemmeno la grafia.
Abbiamo avuto personaggi di un certo spessore nel mondo che erano mancini, come Albert Einstein – un genio assoluto – il quale nel corso della sua vita ha molto combattuto contro questa gratuita discriminazione.
Un altro esempio è Barack Obama, che a tuttora lotta contro questa forma di razzismo e di incuria verso i mancini. Svegliamoci da questo letargo e rendiamoci conto, che c’è chi scrive con la sinistra. Sembra strano ma esiste.