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“La voce degli invisibili”. Nasce a Napoli il fumetto che profuma di libertà. Oltre le sbarre

“La voce degli invisibili”. Nasce a Napoli il fumetto che profuma di libertà. Oltre le sbarre

“La voce degli invisibili”. Nasce a Napoli il fumetto che profuma di libertà. Oltre le sbarre

di Roberta Formisano

“L’invisibilità è un super potere nei fumetti. Nella realtà, invece, rende impotenti, elimina la carne e nasconde l’anima.” Il fumetto è divenuto uno strumento nelle mani di quanti hanno scelto di rendere visibile chi è rinchiuso in quattro mura e restituirgli voce per raccontarsi. È nato così “La Voce degli Invisibili”, dal rapporto costruito sin da marzo 2019, tra alcuni volontari dell’Ex OPG Occupato – ‘Je so pazz e un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Poggioreale, a Napoli. Oggi, venerdì 4 dicembre, alle ore 18:30 il fumetto verrà presentato in una diretta streaming sulle pagine facebook dell’Ex OPG e del Comicon.

Nel fumetto, la necessità da parte dei reclusi di raccontarsi, la speranza nel cambiamento, il loro sogno di libertà si trasformano in arte grazie al lavoro di Kevin Scauri, Nova, Maurizio Lacavalla e Jazz Manciola, che insieme ai volontari hanno incontrato i reclusi e ne hanno raccontato storie, emozioni, dolori, speranze. Insieme hanno dato visibilità all’universo del “detenuto X”, protagonista del fumetto: sfogliando le pagine de “La voce degli invisibili” è possibile lasciar cadere il velo del pregiudizio e conoscere cosa si nasconde dietro le sbarre.

Kevin Scauri, artista napoletano, ha voluto raccontare la metamorfosi dell’uomo che diventa recluso in “mostro” a causa del pregiudizio della società; la sensibilità dell’artista abruzzese #Nova ci restituisce la perdita dei legami affettivi dei reclusi; la sfera dell’integrità fisica e psichica violate tra le mura carcerarie la ritroviamo nei colori scuri e nell’ironia di Maurizio Lacavalla di Barletta, per finire con la speranza di reinserimento post pena e nelle alternative di rieducazione spesso trascurate dal nostro sistema nei disegni di Jazz Manciola, di Macerata.

“Il finale del fumetto è stato integralmente deciso dai detenuti stessi, concordi nel far emergere quella volontà di radicale cambiamento, che si lascia alle spalle quanto vissuto, per ricominciare” racconta Maria Giovanna, casertana di 23 anni, che da più di un anno insieme ad altri coetanei è impegnata nel progetto di volontariato carcerario Sotto lo stesso cielo. Ogni settimana hanno incontrato i detenuti del Padiglione Genova di Poggioreale, grazie all’aiuto e al sostegno di don Franco Esposito – cappellano del carcere e Presidente dell’Associazione Liberi di Volare Onlus – che ha curato la cornice di approfondimento sulle tematiche d’attualità affrontate nel fumetto, accanto a quelle dell’Associazione Antigone Campania e di Daniela Lourdes Falanga, presidentessa di Antinoo Arcigay Napoli.

“Ora che la pandemia imperversa, le tematiche della sanità in carcere, del reinserimento, della recidiva e dello stigma che il detenuto porta con sé, anche una volta fuori dall’istituzione carceraria, diventano sempre più attuali ed è sempre più urgente parlarne. Un altro modo di scontare la propria pena è possibile. Se non ora, quando?” precisano i volontari sulla pagina facebook.

Il fumetto, totalmente autoprodotto e autofinanziato, è possibile acquistarlo presso la sede dell’Ex OPG Occupato – ‘Je so pazz a Napoli in via Matteo Renato Imbriani 218 o nello store al link  http://lavocedegliinvisibili.bigcartel.com/ al costo di 5 euro. Il ricavato sarà utilizzato per sostenere le attività del centro sociale e i futuri progetti di volontariato carcerario già in cantiere