Giovani anticamorra si candidano a supporto di Manfredi Sindaco
Nella lista civica dell’ex Ministro decine di candidati del Movimento “Arrevotiamo” tra docenti universitari, avvocati, volontari, giovani professionisti e attivisti anticamorra
Il fondatore Davide D’Errico: «Manfredi è il sindaco di cui Napoli oggi ha bisogno, la sua elezione sarebbe un messaggio potentissimo per i giovani della città»
A supporto di Gaetano Manfredi a Sindaco di Napoli scende in campo anche il Movimento Politico Anticamorra “Arrevotiamo” con decine di candidati nella sua lista civica. Il neonato Movimento è composto da giovani anticamorra della città, quelli che negli ultimi dieci anni hanno ripulito le strade, scritto progetti per i bambini in periferia e riaperto beni confiscati alla camorra. “Siamo i veri dimenticati dalla politica cittadina, siamo centinaia e abbiamo deciso di creare un movimento politico giovanile, femminista ed anticamorra, perché ci sentiamo senza casa politica. Abbiamo deciso di costruirla noi questa casa, per tutti quelli che amano Napoli e non vogliono scappare da qui. Per quelli che non vogliono arrendersi”, ha spiegato Davide D’Errico, che ha fondato Arrevotiamo con Luigi Vivese.
Imprenditore sociale classe ’91, D’Errico è fondatore di Opportunity Onlus che gestisce 3 beni confiscati alla camorra al Rione Sanità e coordina una grande rete di fondazioni, associazioni e imprese sociali in tutta la Provincia di Napoli, e attualmente manager del progetto Puteoli Sacra per l’inclusione di giovani e donne dell’area penale. Nelle scorse regionali in Campania ha raccolto 4326 preferenze con Centro Democratico, risultando il primo dei non eletti.
“Manfredi è il sindaco di cui Napoli oggi ha bisogno. Un uomo preparatissimo, che non urla mai e non insulta i suoi avversari. È un ingegnere, abituato a studiare e programmare le cose. È già stato rettore della più grande università del Sud ed ha già fatto il ministro: dopo dieci anni di isolamento della città, è l’uomo che può ricollegare Napoli all’Europa, al Governo e alla Regione, ma con autorità e senza il cappello in mano. E poi è l’uomo che può ridare una speranza ai giovani come noi. La sua elezione sarebbe un messaggio potentissimo per i giovani della città. Vorrebbe dire: anche i giovani di Napoli possono sognare di diventare rettori, ministri e sindaci, studiando ed impegnandosi, senza dover scappare dalla propria terra. Da rettore e da ministro si è sempre circondato di giovani talenti. Lo farà sicuramente anche per Napoli. Spazio ai giovani, una giunta anticamorra e una strategia per riportare lavoro stabile e reti di protezione per chi non ce la fa. Per questo lo sosteniamo. Non faremo l’ennesima lista elettorale che cerca visibilità e muore il giorno dopo le elezioni, ma aiuteremo il sindaco a guardare ai giovani e a definire un programma coraggioso per il contrasto alla camorra in città”, spiega D’Errico.
Intanto “Arrevotiamo” ha già preso parte in città a diverse iniziative politiche in luoghi simbolo. Il 30 maggio a Secondigliano in una ex piazza di spaccio, ora sede di una associazione anticamorra (LARSEC) e il 2 luglio con Gaetano Manfredi nell’ex campetto bruciato di Bagnoli, diventato grazie alla generosità di un privato un’opera d’arte di Jorit.
Tra i candidati nella lista “Manfredi Sindaco” ci saranno docenti universitari, avvocati, volontari, giovani professionisti e attivisti anticamorra. Due dei nomi di cui siamo più orgogliosi per esempio sono Andrea Angrisani e Amanda Russo. Lui è un manager tra i fondatori di un’azienda italiana che oggi ha 1700 dipendenti in tutta Europa, la maggior parte under 35. Lei una maestra e una rappresentante sindacale che ha dedicato la vita ai bambini della città. Poi ci saranno professori liceali come Filippo Cagno, Vera Panico e Davide Esposito, negozianti storici come Maria Gallo di Fiocco di Lana, studenti universitari come Francesco Polio, avvocati come Michele Marziani, Alessandro Tuccillo e Maria Antonietta Salomone, commercialisti come Antonello Piccolo e Vincenzo Russo, e ancora Imma Cacciato, Silvana Esposito, Stefano Marino, Eduardo Cimmino, Vincenzo Balestrieri.