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Frutto dalla dolcezza rara: il fico d’India

Frutto dalla dolcezza rara: il fico d’India

Il fico d’India: previene l’osteoporosi e aiuta a dimagrire

Le varietà e le proprietà del fico d’India
Il fico d’India viene diviso in base al colore della sua polpa in 3 varietà: la Gialla, la Bianca e la Rossa. La Gialla, o la Sulfarina, è la più diffusa, caratterizzata da frutti che presentano una polpa dolce e succulenta. La Rossa, o Sanguigna è molto apprezzata per il suo colore rosso rubino. La sua polpa molto zuccherina è la più dolce di tutti ed è caratterizzata dall’avere meno semi rispetto alle altre varietà. La bianca, o Muscaredda, è la varietà più pregiata. Il suo colore viene erroneamente associato ad una scarsa maturazione, ma non lo è affatto, anzi, sono i più saporiti!
Indipendentemente dalla varietà, la polpa del fico d’India è succosa e contiene molti semi, è ricca di acqua, minerali e vitamine. Anche se questo frutto si trova poco sulle nostre tavole, le proprietà dei fichi d’India sono davvero tante, scopriamole insieme!

Aiutano a Dimagrire e a ridurre i livelli di colesterolo
Grazie al buon contenuto di fibre solubili aiutano a dimagrire. Le fibre sono utili per favorire il transito degli alimenti nel tratto intestinale, rigenerano la flora intestinale e sono utili nella prevenzione delle emorroidi. Parliamo in questi casi del frutto di stagione quando è maturo, il frutto acerbo, invece, svolge un’azione astringente, utile in caso di diarrea. Un’altra proprietà della fibra alimentare è quella di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Le fibre, inoltre, aumentano il senso di sazietà aiutandoci a mantenere il peso forma. Con un apporto calorico moderato per la discreta percentuale di fruttosio nella polpa, i fichi d’india sono lo spuntino ideale da portare con sé fino a novembre!

Dissetanti e Digestivi
I fichi d’India hanno proprietà dissetanti ed un buon potere energetico. Queste caratteristiche lo rendono un frutto particolarmente indicato per l’inizio della stagione autunnale. Tra le proprietà più importanti dei fichi d’India vi è quella depurativa. Riducono il rischio di calcoli renali, favorendone, in alcuni casi l’espulsione, quando già presenti. Anche il fegato gode dei benefici di questi frutti: gli antiossidanti contenuti nei fichi d’India, infatti, proteggono il fegato dai danni provocati da sostanze tossiche. A svolgere questa azione sono in particolare i fiori da utilizzare per la preparazione di infusi. Inoltre, favoriscono la diuresi, aiutandoci ad eliminare tossine e liquidi in eccesso, aiutando a combattere ritenzione idrica e la tanto temuta cellulite.

Proteggono lo stomaco e aiutano a combattere la tosse
I fichi d’India, grazie alle mucillagini, proteggono la mucosa gastrica e sono in grado di rigenerarla in poco tempo. Inoltre questo frutto si è rivelato un ottimo rimedio contro la tosse, grazie ai flavonoidi in esso contenuti. Per preparare lo sciroppo occorre sbucciare e tagliare i fichi d’India a pezzetti, ricoprirli di zucchero di canna e lasciare riposare per 12 ore. Trascorso il tempo necessario, si cuoce il tutto sul fuoco fino a far sciogliere la polpa. Lo sciroppo va bevuto caldo.

Osteoporosi
Lo sapevi che mangiare fichi d’India aiuta a prevenire e curare l’osteoporosi? Esso viene infatti, utilizzato come coadiuvante nella cura di tale malattia grazie alla buona quantità di minerali come il ferro, il fosforo ed il calcio.

Non è tutto oro quel che luccica: controindicazioni
Attenzione, i fichi d’India sono sconsigliati a chi soffre di colite o di diverticoli: i piccoli semi contenuti nel frutto potrebbero infatti insinuarsi nelle anse intestinali aumentando l’infiammazione e aggravando i sintomi.
Con le spine dei fichi d’India non è mai morto nessuno, ragion per cui non ne abbiate troppo timore, ma usate le dovute precauzioni perché di spine ne ha a milioni. Prima di sbucciarli metteteli in acqua fredda per eliminare parte delle spine. Per sbucciarlo dovete tenete fermo il frutto con la forchetta tagliando le due estremità, incidendolo per la lunghezza e facendo rotolare la polpa con l’aiuto della forchetta fino a liberarla dalla buccia.

Dott.ssa Antonia Giacco
Biologa Nutrizionista

Per info potete scrivere alla nostra nutrizionista utilizzando la seguente mail: giacco.nutrizione@gmail.com

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