Coronavirus o influenza stagionale? Scoprilo con l’esperto
In tanti si staranno chiedendo, vista la similitudine tra i sintomi legati ai due batteri, come si fa a riconoscere la solita infezione da influenza di stagione e quella nuova e temuta, portata dal coronavirus.
Innanzitutto bisogna smentire la falsa interpretazione secondo cui il Sars-Covid2 debba per forza comportare febbre alta e sintomi ‘gravi’ a livello polmonare. Si può essere positivi anche senza aver contratto raffreddori. Tutto dipende dalla carica virale con cui il coronavirus colpisce: qui giocano un ruolo importante gli anticorpi del sistema immunitario. Ecco perché si cerca di evitare il contagio a persone più ‘deboli’ o già malate.
Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi, ha spiegato: “Per parlare di influenza stagionale che si distingue a sua volta dai sintomi para-influenzali è necessario l’insorgere di tre sintomi tipici in concomitanza: insorgenza brusca della febbre oltre i 38°C, presenza di almeno un sintomo sistemico come dolori muscolari o articolari e presenza di almeno un sintomo respiratorio come tosse, naso che cola, congestione e secrezione nasale, mal di gola”.
Per quanto riguarda Sars-Cov-2, la sintomatologia è molto simile; ecco le parole di Pregliasco: “C’è febbre sopra i 37.5°C, tosse, mal di gola, raffreddore, difficoltà respiratorie. Tuttavia può portare anche a perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o anche solo diminuzione (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o anche alterazione (disgeusia), sintomi tipici e non legati all’influenza stagionale“.