Chiesa Anglicana: viaggio nella storia della religione che riconosce la Regina per “capo supremo”
Il mancato annullamento di un matrimonio alla base della nascita della Chiesa Anglicana
All’epoca della Riforma Protestante, Enrico VIII (1491-1547), re d’Inghilterra, si oppose a Lutero ricevendo da papa Leone X il titolo di “fidei defensor” (difensore della fede). Nel 1527, re Enrico, forte di questo legame, chiese a papa Clemente VII l’annullamento del suo matrimonio con Caterina d’Aragona. Enrico l’aveva sposata con il “consenso” papale, trattandosi della vedova di suo fratello. Complesse questioni politiche (Carlo V – Imperatore del Sacro Romano Impero, era nipote di Caterina) s’intrecciarono con la vicenda matrimoniale e si collegarono al rifiuto del Papa di concedere il divorzio. Dopo vari tentativi, Enrico VIII, cominciò a fare pressione su Roma e, in un manoscritto, comprovava la supremazia spirituale del monarca, ritenendo illegale l’autorità papale. Nel 1531, re Enrico, decise di sfidare il Papa domandando 100.000 sterline al clero inglese, in cambio del perdono reale per la loro giurisdizione illegale. In seguito a tali atti, la Camera dei Lord e il clero inglese, lo riconobbero Capo Supremo della Chiesa e del Clero d’Inghilterra.
I nuovi statuti della Chiesa Anglicana
Nel maggio del 1532 la chiesa inglese accettò di dipendere legislativamente, e secondo la legge canonica, dall’autorità di re Enrico. Nel 1533 lo Statuto degli Appelli rimosse il diritto della chiesa inglese di appellarsi a Roma su controversie quali matrimoni, titoli, eredità. Tale autorità fu attribuita agli arcivescovi di Canterbury e di York. Questo atto autorizzò il filo-luterano Thomas Cranme, arcivescovo di Canterbury, ad annullare il matrimonio di Enrico con Caterina. Il sovrano poté quindi sposare, in seconde nozze, Anna Bolena. Questo evento (divorzio autorizzato dall’arcivescovo di Canterbury e nuovo matrimonio), aprì ufficialmente uno Scisma e Enrico VIII, di conseguenza, fu scomunicato da papa Clemente VII.
Anche questioni economiche dietro lo scisma anglicano?
Enrico, divenuto capo della sua Chiesa, s’impossessò dell’ingente ricchezza che la Chiesa Cattolica aveva ammassato nei vari monasteri. La religione Anglicana, nonostante il filo-luterano Cranme, conservò numerose caratteristiche di quella cattolica e i cambiamenti alla liturgia furono pochissimi. Con Eduardo VI, furono apportati i primi cambiamenti, che includevano una profonda revisione seguendo linee protestanti. Cranme riuscì a far approvare una nuova liturgia in lingua Inglese, il Libro delle Preghiere Comuni, pubblicato nel 1549 (rivisto nel 1552 per autorità del Parlamento).
Un breve ritorno al cattolicesimo: il regno di Maria la Sanguinaria
Morto Eduardo, salì al trono Maria la cattolica (figlia di Caterina d’Aragona e di Enrico) e l’Inghilterra ritornò, così, al cattolicesimo. La sovrana fu ricordata come la Sanguinaria perché riportò il paese alla fede usando soprattutto la spada, anche Cranme morì durante la reazione di quegli anni. Morta Maria, nel 1558, sua sorella Elisabetta I (figlia della seconda moglie di Enrico), fervida protestante, reintrodusse le idee protestanti, venendo riconosciuta dal Parlamento quale Suprema detentrice del potere. Con l’approvazione dei 39 articoli per fede, la sovrana, cercò un compromesso e una pacificazione tra le forze cattoliche e quelle protestanti (Luterane e Calviniste). Da quel momento iniziarono a organizzarsi due diverse correnti, la Chiesa Alta più conservatrice e vicina alla Chiesa cattolica, e la Chiesa Bassa più filo-protestante.
Cosa “credono” gli Anglicani?
Nei 39 articoli per Fede si ripropose (seguendo la corrente cattolica): la Santità Trinitaria di Dio, la natura Umana e Divina di Cristo, la Risurrezione, l’Antico e Nuovo Testamento come Sacre Scritture, il Credo Niceno e Apostolico. Modifiche importanti riguardarono: la predestinazione, la fallibilità del Pontefice e dei Consigli (benché Generali), la stoltezza e inutilità per quel che riguarda la dottrina inerente il Purgatorio, il Perdono, il culto e l’adorazione, le immagini e le reliquie e anche l’invocazione dei Santi. Si ritenne, poi, ripugnante pregare in pubblico e amministrare i sacramenti in una lingua non compresa dal popolo (articolo che rileva la volontà di dover pregare in Inglese e non in latino).
Battesimo e Cena del Signore gli unici Sacramenti di Cristo
Per gli Anglicani i Sacramenti istituiti da Cristo sono solo il Battesimo (marchio di differenza che distingue i cristiani) e la Cena del Signore (nella quale non c’è la Transustanziazione perchè non si ritiene provata nelle scritture). Gli altri cinque, che la Chiesa Cattolica annovera come Sacramenti, non sono comandati da Dio. La Chiesa Anglicana, poi, ritiene perfettamente lecito contrarre matrimonio anche per i Vescovi, i preti e i diaconi.
La Chiesa d’Inghilterra: la “Madre” di tutte le chiese anglicane
La chiesa Anglicana d’Inghilterra è la “madre” di tutte le chiese anglicane nel mondo, circa quaranta, che formano la Comunione Anglicana. Queste chiese si riuniscono, dal 1867, ogni dieci anni, nelle conferenze di Lambeth. Nel mondo, i membri della Comunione anglicana, sono circa 80 milioni. La chiesa Anglicana ha una forma di culto molto simile a quella cattolica, ha ad esempio un’organizzazione gerarchica, conserva molti punti di comunione in materia di fede e ha tutti i santi che sono stati canonizzati prima della scissione.
La regina Elisabetta è il capo della Chiesa Anglicana.
Il capo della Chiesa è il monarca del Regno Unito che ne è il Supremo Governatore (attualmente è la regina Elisabetta II). Il capo Spirituale, invece, è sempre l’arcivescovo di Canterbury (ora Justin Welby), che, con il suo clero, è conosciuto come Corte Ecclesiastica.
La Chiesa Anglicana negli Stati Uniti
Al di fuori della Gran Bretagna, la più influente Chiesa anglicana è quella degli Stati Uniti, nata con i Puritani e i dissidenti partiti per l’esilio. In seguito alla rivoluzione americana e alla nascita degli Stati Uniti d’America, la Chiesa, nel 1783, decise di riorganizzarsi con il nome di Chiesa Protestante Episcopale. Dal 1967 semplicemente Chiesa Episcopale. I membri, detti Episcopaliani, sono appena due milioni e mezzo, ma la comunità episcopaliana ha un’importante presenza in settori chiave dell’economia, della politica e della cultura.
Lo Scisma interno alla Chiesa Anglicana: donne sacerdoti e vescovi gay
Negli ultimi decenni il cammino di riavvicinamento tra chiesa Anglicana e chiesa Cattolica è stato bruscamente ridimensionato da problemi teologici. Nel novembre del 1992 il Sinodo della chiesa Anglicana ha deciso di ammettere anche le donne al sacerdozio. Nel marzo del 1994 si è provveduto alle prime ordinazioni. La chiesa Anglicana ha deciso, così, di estendere un uso che era già previsto da alcune chiese Anglicane. Ad esempio era già previsto ad Hong Kong dal 1971, in Canada dal 1975, negli Stati Uniti e Nuova Zelanda dal 1976, e in Australia e Sud Africa dal 1992. La chiesa Anglicana, in seguito, ha ordinato anche ministri dichiaratamente omosessuali e ha previsto la possibilità di benedire le loro unioni. Nel 2003, poi, per la prima volta, c’è stata la consacrazione come Vescovo di un pastore che intratteneva una relazione omosessuale. Questi atti hanno determinato diversi scismi di carattere “tradizionalista”. Alcune chiese Anglicane contestano l’ordinazione degli omosessuali e la benedizione delle unioni, mentre altri accettano questa eventualità ma contestano l’ordinazione delle donne. Negli Stati Uniti, si sono costituite vere e proprie Chiese autonome, che intendono confermare la sola filiazione e comunione con la sede di Canterbury. Altre Chiese, pur riconoscendo il ruolo di primazia della chiesa di Canterbury, hanno affermato di non poter essere in comunione con chi ordina omosessuali o benedice le loro unioni. La Comunione Anglicana vive, quindi, il problema dello scontro tra le chiese Tradizionaliste, contrarie a queste ordinazioni, maggioritarie in Africa e con missioni in Europa, e la chiesa Moderna che, con gli Episcopaliani, ha una forte presenza negli Stati Uniti. L’atteggiamento, quindi, varia di nazione in nazione.
Gli Anglicani in Italia
In Italia le Chiese anglicane fanno parte della diocesi Anglicana in Europa, creata nel 1980 per riunire sotto un’unica giurisdizione ecclesiastica le numerose chiese anglicane presenti sul continente europeo sin dal XVII secolo. Le chiese anglicane in Italia sono una ventina, i frequentatori sono principalmente cittadini inglesi, ma non mancano italiani che s’interessano alla tradizione anglicana. Dal 1969 esiste a Roma il centro Anglicano, che funge da ambasciata della comunione anglicana, con un ruolo non di conversione ma di reciproca comprensione rispetto ai cittadini italiani cattolici e di altre fedi. La chiesa Episcopaliana in Italia è presente con due chiese (Roma e Firenze) sottoposte alla giurisdizione del vescovo incaricato dalla chiesa Episcopaliana d’America.
Giovanni Russo