Afragola. Dalla revoca alla richiesta di dissequestro: si riscrive il futuro della Masseria Ferraioli?
Afragola. Dalla revoca alla richiesta di dissequestro: si riscrive il futuro della Masseria Ferraioli?
di Roberta Formisano
Dopo la revoca dell’affidamento di una parte consistente dei terreni della Masseria Ferraioli, l’Amministrazione Comunale di Afragola ne ha richiesto il dissequestro rivolgendosi direttamente all’Autorità giudiziaria competente.
“È sicuramente un segnale positivo che il Comune voglia risolvere il problema del dissequestro del 2014” ha risposto Giovanni Russo, direttore del bene confiscato al clan Magliulo e gestito ormai da due anni da una salda rete di associazioni locali e da tanti cittadini afragolesi. Ma Giovanni non nasconde la preoccupazione sul futuro di quei terreni e di tutte le attività della Masseria, “bruscamente interrotte lo scorso 16 gennaio” come scrivono sulla pagina Facebook.
Nel frattempo è tutto fermo: i terreni hanno visto soltanto un’opera di concimazione ma non c’è stato tempo di coltivarli, la piccola porzione di pescheti ha bisogno di essere curata, i lavori di ristrutturazione del fabbricato da portare avanti, il progetto che vede coinvolte dieci donne dovrà prima o poi prendere il via.
“Non ci perdiamo d’animo, continuiamo nelle nostre attività e ad organizzare assemblee con il gruppo di ortolani e con i cittadini di Afragola che continuano a sostenerci” afferma speranzoso il direttore di un bene da dodici ettari intitolato ad Antonio Esposito Ferraioli, giovane vittima innocente di camorra, che voleva solo difendere quegli ideali di legalità e giustizia che lo distinguevano.
Si continuerà ancora a discutere sul destino della Masseria Ferraioli: l’opposizione ha richiesto un’interrogazione al consiglio comunale sulla questione. Entro dieci giorni l’amministrazione dovrà perciò convocare l’incontro a cui potranno partecipare anche i referenti del Consorzio di associazioni del bene confiscato.