Acqua in bottiglie di plastica al sole? Scatta la multa per il commerciante
Acqua in bottiglie di plastica al sole? Scatta la multa per il commerciante
Acqua in bottiglie di plastica, cosa rischia il commerciante? Quante volte abbiamo visto bottiglie di plastica accatastate al sole?
L’ultima decisione della Corte di Cassazione ha previsto un’ammenda di 1500 euro per il negoziante o commerciante che conserva l’acqua destinata alla vendita in contenitori di plastica esposti al sole.
La decisione è arrivata da parte dei giudici della Corte di Cassazione
Con la sentenza 39037 del 28 agosto, che ha confermato la condanna emessa dal Tribunale di Messina (1.500 euro di ammenda), nei confronti di un commerciante che non ha usato le dovute accortezze nel trattare gli alimenti deteriorabili.
Nel caso della condanna emessa dal Tribunale di Messina, si è appurato che le confezioni d’acqua fossero state accatastate alla rinfusa all’esterno del deposito in una zona esposta al sole.
Cosa deve fare il commerciante?
Deve usare tutte le accortezze necessarie con gli alimenti deteriorabili onde evitare di mettere a rischio la salute dei consumatori.
Il cattivo stato di conservazione, in questo caso, delle bottiglie di plastica d’acqua, può essere accertato anche senza ricorrere a specifiche analisi di laboratorio, ma sulla base di dati obiettivi, come foto o testimonianze.
L’obbligo scatta per tutti gli alimenti deteriorabili
Tale obbligo non è valido solo per l’acqua, ma per tutti gli alimenti deteriorabili. Bisogna, quindi, prestare massima attenzione a non esporre al caldo in alcun modo le bottiglie di acqua a usi alimentari. Per la rubrica Salute clicca qui