Afragola, la chiesa di San Marco in Sylvis è ufficialmente immobile di interesse storico artistico
di Antonio Boccellino
Un’importante chiesa presente nel territorio cittadino, quella di San Marco in Sylvis, è ufficialmente immobile di pregio storico ed artistico. Lo ha stabilito il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo che, con decreto dello scorso 30 giugno emanato dalla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Campania, ha inserito tale complesso monumentale nel novero dei luoghi di interesse culturale.
La costruzione di questa cappella medioevale, tra le più antiche della città insieme a quella di Santa Maria D’Ajello e San Giorgio, risale – come attestano fonti documentari attendibili – attorno all’anno Mille: in particolare, secondo lo storico Domenico De Stellopardis, la fondazione viene fatta coincidere al 1179, periodo in cui si iniziò a formare la stessa città di Afragola, che, una consolidata tradizione, data 1140 per mano di Ruggero il Normanno. Tra i promotori di quest’iniziativa, il re Guglielmo il Buono che finanziò i lavori per dotare di una chiesa il quartiere di Casavico, abitato da famiglie di veterani che avevano combattuto per Ruggiero il Normanno.
Tra le cose interessanti della chiesa, la “pietra di San Marco”, un grosso blocco lapideo, resto di un capitello paleocristiano alla quale si attribuivano notevoli poteri taumaturgici: si narra che sulla pietra dei miracoli, posta all’esterno della chiesa, si sia fermato l’Evangelista quando raggiunse l’Italia per predicare la nuova Fede, e più tardi, il Vescovo martire San Gennaro, sulla strada del martirio da Nola a Pozzuoli nel IV secolo. E, da annoverare, il campanile posto sul fondo della costruzione, alcune cappelle interne, il pozzo esterno ed altri elementi caratterizzanti in complesso.
“E’ un riconoscimento – ha commentato l’architetto Catello Pasinetti, coordinatore del Ministero dei Beni Culturali e autore di diverse pubblicazioni sull’arte e la religiosità di varie chiese cittadine- un poco tardivo, che andava decretato da tempo. San Marco va annoverato tra i monumenti nazionali perché è un unicum che possiede un importanza storica e un valore architettonico e artistico che vanno oltre i confini comunali. La sua promozione è un atto dovuto.”
Gli ha fatto eco il Sindaco, Claudio Grillo: “Il valore culturale e sociale di quest’edificio sacro – ha commentato il Primo cittadino, in un comunicato alla cittadinanza – è considerevole. Trattasi di un immobile, particolarmente importante, e quindi sottoposto a tutte le condizioni di tutela. Questo decreto attesta l’indiscussa importanza della Chiesa di San Marco in Sylvis e la notizia che arriva dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ci spinge a fare sempre di più per il nostro centro storico”.
Giulivo anche don Giuseppe Delle Cave, alla guida della Parrocchia di San Marco Evangelista che ha due chiese (all’Olmo e in Sylvis). “Finalmente è arrivata l’ufficialità da parte dei Beni culturali – ha commentato il Parroco – nel riconoscere come grande complesso monumentale, come simbolo, come loco della città di Afragola. E’ lì che troviamo tutte le nostre radici spirituali e culturali. Se il Ministero ha ritenuto questo monumento per il suo spessore artistico, religioso, storico ciò è un vanto per tutta la nostra città, e anche per tutta la Campania, e perché no, per tutta Italia e il mondo intero.”