Farro, una fonte di fibre per sbarazzarti dalle tossine
Conosci le innumerevoli proprietà nutrizionali di questo cereale?
Il farro è un cereale ricco di fibre, utilissime per il buon funzionamento dell’intestino e per eliminare le tossine accumulate nell’organismo, è poco calorico (circa 335 kcal per 100 g. al crudo), povero di grassi e zuccheri.
Oggi andiamo alla scoperta delle proprietà terapeutiche, i benefici e le controindicazioni del farro.
Innanzitutto, a chi è consigliato questo cereale?
A chi soffre di stitichezza
Aggiungere il farro alla propria dieta vuol dire ricaricarsi di proteine, vitamine, sali minerali e fibre. Proprio grazie alle fibre, il farro favorisce il transito intestinale, proteggendo la salute dell’intestino e aiutando in caso di stitichezza.
A chi vuole dimagrire
Il farro è un cereale povero di grassi e calorie ed è, dunque, altamente consigliato a chi segue diete dimagranti. Inoltre, la presenza di fibre, rende il farro un cereale dall’elevato potere saziante e ciò aiuta a limitarsi nelle quantità di cibo consumate, restando in forma più facilmente.
A chi soffre di colesterolo
Il farro contiene una sostanza chiamata niacina (vitamina B3): questa pare aiuti ad abbassare i livelli di colesterolo “cattivo” e, di conseguenza, ridurrebbe il rischio cardiovascolare.
A chi soffre di diabete
Grazie all’elevato contenuto di elementi nutritivi e fibre, che contribuiscono alla prevenzione di ischemie, obesità e insulino-resistenza, consumare farro aiuta a ridurre il rischio di contrarre il diabete di tipo 2. Inoltre il farro, ha un indice glicemico basso, inferiore rispetto al riso e al pane bianco, e ciò vuol dire che ha una minore capacità di aumentare la glicemia, per cui, nel piano alimentare del diabetico, il farro potrebbe essere una valida alternativa alla pasta.
Alle donne in gravidanza
Le proprietà nutrizionali sopraesposte sono benefiche anche per una donna in dolce attesa, visto che:
- La fibra migliora la stipsi di cui una donna in gravidanza soffre di frequente
- L’indice glicemico basso riduce il rischio di insorgenza di diabete gestazionale
- Il ridotto apporto di calorie evita l’aumento eccessivo del peso
- Il basso contenuto di sodio permette di prevenire l’ipertensione gravidica
Controindicazioni
Il farro non ha particolari controindicazioni, ovviamente il suo consumo è vietato a coloro che soffrono di celiachia, poichè contiene glutine.
Attenzione anche a chi soffre di colite cronica: essendo indicato contro la stitichezza, potrebbe essere dannoso o fastidioso per chi è colpito da questa patologia.
Farro perlato, decorticato e integrale: le differenze
Prima di tutto c’è da sapere che tutti i cereali sono formati da diversi strati: il più esterno, la crusca, che è fondamentalmente la pellicina che ricopre il chicco, ricca di nutrienti; lo strato mediano, detto germe, e il più interno chiamato endosperma, ricco di amidi.
Il farro integrale è il più “puro”, formato da tutti e tre questi elementi: è il più nutriente perché contiene fibre e amidi.
Il farro decorticato è il cereale privato della crusca.
Il farro perlato, invece, mantiene il solo endosperma, si tratta del cereale raffinato. E’ quello che contiene la maggior parte degli amidi e che quindi contribuisce a dare maggiore energia ma anche a innalzare maggiormente l’insulina.
Ecco perché, nell’ambito di una dieta dimagrante, è sempre meglio scegliere cereali integrali, come il farro.
Dott.ssa Antonia Giacco – Biologa Nutrizionista
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