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Afragola e la cultura ferma al palo: poche iniziative, tanta inerzia

Afragola e la cultura ferma al palo: poche iniziative, tanta inerzia

Afragola, una città ricca di potenziale culturale, sembra essere da tempo bloccata in un’inerzia che fatica a spezzarsi. Nonostante la storia e la vivacità della comunità locale, l’offerta culturale continua a rimanere scarsamente sviluppata, con poche iniziative significative da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Pannone. Il risultato è un panorama stagnante, in cui la cultura viene relegata a margine delle priorità.

Un elemento che preoccupa è l’apparente inattività dell’assessorato alla cultura retto da Perla Fontanella, da cui ci si aspetterebbe un impulso proattivo per rivitalizzare la vita artistica e culturale della città. Tuttavia, l’impressione generale è quella di un immobilismo istituzionale che sembra non avere la forza o la volontà di invertire la tendenza.

Le poche iniziative culturali, sono quasi sempre il frutto di sforzi isolati, spesso da parte di associazioni locali o di privati cittadini che, pur con risorse limitate, cercano di mantenere accesa una fiammella di vitalità. Mostre sparse e conferenze rappresentano una goccia nell’oceano rispetto a ciò che potrebbe e dovrebbe essere fatto per valorizzare il patrimonio storico e le potenzialità artistiche di Afragola.

C’è da chiedersi cosa manchi per far decollare una programmazione culturale vera e propria. Il teatro Gelsomino potrebbe diventare il fulcro di una serie di eventi che spazierebbero dal teatro alla musica, passando per il cinema e l’arte contemporanea, ma le promesse fatte in passato di riqualificare gli spazi pubblici e incentivare progetti culturali concreti sono rimaste, fino a oggi, lettera morta.

Afragola avrebbe le carte in regola per diventare un centro di riferimento culturale dell’area metropolitana, ma senza un piano strutturato e senza il coinvolgimento attivo dell’amministrazione, le opportunità rischiano di essere sprecate. La cultura, se incentivata e supportata, non solo arricchisce chi vi partecipa, ma può anche trasformarsi in un motore economico e sociale, capace di attirare visitatori e creare lavoro.

In conclusione, Afragola merita molto di più di questa stasi. Serve una scossa, una visione strategica e, soprattutto, l’impegno concreto da parte dell’assessore alla cultura, che finora ha prodotto poco. Solo con una decisa presa di coscienza si potrà finalmente sbloccare il potenziale culturale della città e riportare la cultura al centro della vita cittadina.