Autismo, risultati straordinari per 11 bambini in cura con la MotoTerapia
“Nell’ultimo anno, i bambini seguiti dalla nostra associazione hanno fatto passi da gigante – spiega Nuzzo – La MotoTerapia è psicomotricità in moto e non va confusa con chi effettua spettacoli o giri in moto. Da Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva con una grande passone per le moto, ho voluto collegare gli aspetti terapeutici della motocicletta come attivatore emozionale, sensoriale, motorio, attentivo e cognitivo, al trattamento dell’autismo dell’età infantile. Con immensa soddisfazione abbiamo potuto osservare come la grande emozione che suscita quello che chiamo ‘il gioco gigante’ nei piccoli pazienti tenda a far avvicinare il bambino verso le attività che mirano a migliorare lo sviluppo sensoriale. I risultati sono davvero importanti rispetto alla tolleranza ai rumori, all’aumento dei tempi di attenzione e all’aumento del contatto oculare, con risvolti altrettanto positivi anche per quanto riguarda l’autonomia del bambino e la sua propensione alla socialità”.
È stata una due giorni tra musica, spettacoli e attività riabilitative, a cui hanno partecipato anche ospiti d’onore come Pierfrancesco Pileri in collegamento telefonico (ex team manager di piloti di fama mondiale come Loris Capirossi, Alex Barros e Gresini), Francesco Puocci (campione europeo di Rally/Enduro) che ha regalato 10 corsi sulla guida sicura in moto in situazioni critiche, Luciano Benedetti (autore della poesia “Motociclisti strana meravigliosa gente”) e l’architetto Graziella Viviano che si batte per la sicurezza stradale dopo la morte della figlia Elena Aubry.
Sul palco si sono inoltre esibiti diversi artisti, tra cui Sara Montesanto, gli Shá Dong, il Centro Studi Danza FAME, i DJ From Dreamers Napoli, DJ Optimus, DJ Domy R che hanno sposato la causa donando il loro cachet all’associazione.
“Voglio ringraziare ancora una volta il grandissimo cuore di tutti i motociclisti accorsi da tutta Italia. Grazie a loro possiamo portare avanti il progetto di ricerca a sostegno della MotoTerapia, nato con una pubblicazione di un volume a fine 2018 che funge da base scientifica sulla metodologia in questione, presentato dal luminare italo-americano della microchirurgia della base del cranio, il prof. Antonio Bernardo della Weill Medical College Cornell University di New York e da altri specialisti nel campo della neuropsichiatria infantile e della psicologia – aggiunge Nuzzo – Da quel giorno abbiamo intrapreso, insieme agli straordinari ragazzi dell’Associazione “La MotoTerapia”, un percorso che oggi ha portato risultati straordinari a ben 11 bambini. Il nostro obiettivo – conclude – è portare avanti la ricerca sulla Moto Terapia e far si che tutti i bambini affetti da autismo possano avere l’opportunità di fruire di una terapia innovativa, aperta, stimolante e divertente, in grado di trasformare il modo stesso di trattare un piccolo paziente affetto da disturbo dello spettro autistico”.