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Regolamento polizia mortuaria Napoli, il comitato Tutela del Sepolcro Gentilizio attacca l’assessore uscente Ciro Borriello: “Una presa in giro denunciata oltre un mese e mezzo fa”

Regolamento polizia mortuaria Napoli, il comitato Tutela del Sepolcro Gentilizio attacca l’assessore uscente Ciro Borriello: “Una presa in giro denunciata oltre un mese e mezzo fa”

L’avvocato del Comitato Giovanni Rubinacci: “Tra l’altro il Regolamento è da ritenersi ancora incompleto”

 

“Un assessore la cui assenza sulla delega – a lui tornata più volte come un pacco indesiderato che aleggiava per le stanze di Palazzo San Giacomo – è esemplare, nel giorno delle sue dimissioni annuncia l’adozione di un nuovo regolamento di polizia mortuaria dando evidenza a qualcosa che noi abbiamo sottolineato a mezzo stampa oltre un mese e mezzo fa. E questo dopo un agosto di totale e tombale silenzio”. Questo il laconico commento di Achille Sauro, presidente del Comitato Tutela del Sepolcro Gentilizio che raduna parte delle vittime della compravendita di loculi al centro della querelle legale nel Cimitero di Poggioreale.

 

“Ciò di cui si vanta Ciro Borriello – puntualizza Sauro – ossia il diritto di prelazione per le cappelle che noi abbiamo acquistato in maniera pulita, ma che pulite non erano anche a causa dell’omesso controllo di dipendenti e funzionari comunali, abbiamo già detto il 14 luglio scorso che era una presa in giro”.

 

Riprendendo pedissequamente le parole pronunciate in quelal data e trasmesse a mezzo stampa: il Comune ha concesso il diritto di prelazione agli acquirenti per “ricomprare le proprie cappelle”, ma lo ha fatto a prezzi definiti dagli stessi “esorbitanti”: si va dai 30mila euro per i manufatti di minori dimensioni a 70mila per quelli maggiori. Questa cifra andrebbe ad aggiungersi a quella già spesa all’epoca per acquistare i manufatti “irregolari” (per prezzi che si possono tradurre in euro da 30mila a 250mila). Con la chiusura del procedimento giudiziario per decesso dell’unico imputato rimasto, e che ha visto quindi nessuno pagare per l’illecito, gli esponenti del Comitato si ritengono “gli unici truffati due volte”. E ora anche beffati dalle parole dell’assessore uscente.

 

“Se questo – chiude Sauro – era un modo per lanciare la sua personalissima campagna elettorale lontano dagli arancioni e più vicino ai gialli, diciamo che gli è venuta male. Speriamo vivamente che questa amministrazione sia archiviata definitivamente al più presto e che i nostri prossimi interlocutori siano diversi. Fino a quel momento, però, evitiamo di fare ulteriori danni, vi preghiamo”.

 

“Il regolamento – spiega Giovanni Rubinacci, avvocato del Comitato – in realtà è da ritenersi ancora incompleto nonostante i proclama dell’assessore uscente, in quanto alla Giunta comunale non spetta la determinazione della tariffa per la riassegnazione dei manufatti cimiteriali in quanto tale potere rientra nella competenza del Consiglio Comunale. De facto, quindi, si tratta di una dichiarazione di intenti che allo stato attuale non sembra nemmeno poter essere perseguita”.

 

La presa di posizione di Sauro trova pieno sostegno da parte dei delegati EFI (Eccellenza Funeraria Italiana) in Campania, con Gennaro Tammaro che appreso a mezzo stampa delle dichiarazioni dell’ex assessore Borriello ha chiesto immediatamente la verifica della correttezza dell’iter che ha portato al nuovo regolamento.